ASSEGNO DI INVALIDITA’

L’assegno di invalidità è destinato a tutte le persone che, a causa di invalidità o disabilità, non possono lavorare o generare un reddito sufficiente al proprio sostentamento e hanno bisogno di un supporto economico.

La Pensione di Invalidità è erogata dall’INPS e può essere: Pensione di Invalidità civile – Indennità di accompagnamento – Pensione di invalidità previdenziale.

Pensione di Invalidità civile:

La pensione di Invalidità civile è destinata alle persone che, a causa di una malattia o di un infortunio, non possono svolgere un’attività lavorativa e hanno, quindi, un’invalidità riconosciuta di almeno il 74% accertata da una commissione medica che valuta le condizioni del richiedente e un reddito non superiore alla soglia stabilità ogni anno.

Il richiedente deve avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, la cittadinanza italiana oppure titolarità del permesso di soggiorno di almeno un anno, l’iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza per cittadini comunitari e la residenza stabile sul territorio nazionale. Per ottenere l’assegno mensile è necessario non svolgere attività lavorativa.

Bisogna distinguere tra l’Assegno ordinario di invalidità e l’assegno di Invalidità civile (Pensione di Invalidità). L’assegno di Invalidità civile è una prestazione assistenziale destinata a coloro che hanno una ridotta capacità lavorativa e, inoltre, ha una durata limitata nel tempo e viene periodicamente riesaminato per controllare eventuali cambiamenti dei requisiti economici o sanitari.  Non presuppone lo status di iscritto alla previdenza obbligatoria e /o la condizione di invalidità connessa al lavoro.

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica versata dall’INPS a favore di coloro che hanno un’invalidità parziale, ridotta di almeno un terzo a causa di infermità fisica o mentale, che sono ancora in grado di lavorare ma non di svolgere le mansioni precedenti l’evento invalidante. E’ destinata, quindi, ai lavoratori che si trovano in situazioni di inabilità temporanea o permanente. L’erogazione dell’assegno e la sua durata verranno valutati costantemente in base all’evoluzione delle condizioni sanitarie e se queste non dovessero migliorare, l’assegno potrà essere rinnovato annualmente fino al raggiungimento dell’età pensionabile quando si potrà passare direttamente alla pensione di invalidità o alla pensione di vecchiaia.

Per avere diritto all’assegno ordinario di invalidità è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 nei 5 anni precedenti la richiesta e possono accedervi tutti i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’INPS.

Dal 1 gennaio 2025 per effetto della rivalutazione (adeguamento al tasso di inflazione) e, come pubblicato nella circolare n.23 dell’INPS, ci sono degli aggiornamenti sugli importi delle prestazioni assistenziali e dell’assegno ordinario di invalidità.  Per il 2025 è prevista una rivalutazione dello 0,8% e comporterà nuovi importi per gli assegni di invalidità civile, di accompagnamento e assegno ordinario di invalidità. La circolare specifica inoltre le date di pagamento per il 2025 e le modalità di calcolo delle prestazioni collegate al reddito.

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica erogata dall’INPS, finalizzata a supportare chi ha bisogno di assistenza continua nella vita quotidiana. E’ destinata a persone con disabilità grave che necessitano di assistenza continua e non sono in grado di svolgere autonomamente le attività quotidiane (come mangiare, vestirsi, muoversi, ecc.) e viene concessa in base alle condizioni di disabilità accertate da una commissione medica dell’INPS e della ASL. E’ indipendente dal reddito del beneficiario e non è legata a indennità di invalidità quindi verrà erogata anche a chi, avendone i requisiti, percepisce già altre indennità pensionistiche.

Inoltre, in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, è stata istituita una prestazione per over 80 non autosufficienti con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un ISEE sotto 6.000 euro. L’importo della prestazione prevede una quota fissa che corrisponde all’indennità di accompagnamento (ad oggi pari a 531,76 uro) a cui si somma una quota integrativa definita “assegno di assistenza“, pari ad € 850,00. La quota integrativa si potrà usare per pagare il lavoro di cura e assistenza svolto da colf e badanti. I requisiti per ottenerla, dunque, sono : età anagrafica di almeno 80 anni, livello di bisogno assistenziale gravissimo, definito dall’INPS sulla base di determinati indicatori, ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a euro 6.000.

 

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