Nella legge di bilancio 2025 sono stati modificati i requisiti di pensionamento del sistema contributivo per le donne lavoratrici madri. In tale ambito rientrano i soggetti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e quelli che abbiano optato per il suddetto sistema.
La novella eleva da 12 a 16 mesi il limite massimo della riduzione, ferma restando la misura della riduzione per ciascun figlio, pari a 4 mesi; l’effetto della novella concerne, dunque, le lavoratrici con 4 o più figli. Si ricorda che il beneficio in esame prescinde dall’assenza dal lavoro per i periodi in oggetto. La novella non modifica, inoltre, la misura del beneficio alternativo alla suddetta riduzione, in base al quale la lavoratrice madre può optare per la determinazione del trattamento pensionistico con l’applicazione di un coefficiente moltiplicatore, relativo all’età di accesso al trattamento pensionistico, maggiorato di un anno in caso di uno o due figli e maggiorato di 2 anni in caso di tre o più figli.
Il limite massimo della riduzione viene elevato da 12 a 16 mesi ferma restando la misura della riduzione per ciascun figlio, pari a 4 mesi, l’effetto della modifica riguarda, quindi, le lavoratrici con 4 o più figli. In ogni caso, il beneficio in esame, prescinde dall’assenza dal lavoro per i periodi in oggetto. Inoltre, non viene modificata la misura del beneficio alternativo alla suddetta riduzione in base al quale la lavoratrice madre può decidere per la determinazione del trattamento pensionistico con l’applicazione di un coefficiente moltiplicatore, relativo all’età di accesso al trattamento pensionistico, maggiorato di un anno in caso di uno o due figli e maggiorato di 2 anni in caso di tre o più figli.